Chi di noi non ha mai sentito parlare o ha mai visto al banco dei mercai e supermercati la soppressata piccante? Eppure molti non hanno mai avuto occasione e modo di assaggiare questa prelibatezza. Ma andiamo con ordine, innanzitutto:

Cos’è e com’è fatta la soppressata?

La Soppressata rientra tra la categoria dei salumi, preparato con carne di maiale, in particolare la carne di prosciutto e la spalla dell’animale.

E’ un prodotto tipico della gastronomia calabrese ed è uno degli insaccati più pregiati perché ottenuto dalla lavorazione delle carni più magre del maiale. Essa infatti è l’unica soppressata che rientra nei prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta). Il grasso, o meglio lardo, aggiunto in seguito proviene dalla parte anteriore del lombo, successivamente viene aromatizzata con il pepe nero, finocchio e peperoncino calabrese (dolce o piccante).

Ha una forma a cilindro leggermente schiacciato, la consistenza al taglio risulta compatta e morbida ed è insaccato in budello naturale. Viene spesso utilizzata negli aperitivi e antipasti ma anche per farcire piazza e panini.

La soppressata si presenta in tre varianti: piccante, dolce e bianca.

Come mangiare la soppressata?

Come dicevamo poco fa, la soppressata viene spesso utilizzata negli aperitivi o antipasti accompagnata da un ricco tagliere di salumi, formaggi e conserve sotto’olio, possibilmente calabresi. Per esempio antipasti come crostini di pane con ceci e soppressata, uova strapazzate soppressata, torte salate etc.

Ma non solo. E’ possibile gustarla anche da sola, semplicemente accompagnandola con del pane casereccio tagliato a mano.

La soppressata è anche uno dei salumi che meglio si adatta ad un utilizzo variegato in cucina, dai primi piatti fino ai secondi, dando quella nota piccante e quel gusto deciso in più alle portate. Ad esempio la pasta con la soppressata, rosolata in padella a filo d’olio, come il guanciale nella carbonara; o per secondi piatti come tortini e gattò.

Quindi la soppressata si mangia cotta o cruda?

Generalmente come abbiamo visto in precedenza, la soppressata si mangia cruda essendo un salume (come mortadella, prosciutto etc) adatto ai taglieri ed antipasti crudi, ma nel caso di primi piatti o accompagnamento a secondi, può essere leggermente cotta o rosolata,15/20 secondi per parte girandola su una griglia o anche su una pentola antiaderente ,il grasso si scioglie leggermente ed ha un gusto fantastico.

La soppressata è simile alla ‘nduja?

Sebbene il tocco piccantino sia simile tra ‘nduja e sopprssata, bisogna non confondere i due prodotti. Simili ma non uguali nel sapore e nell’impiego in cucina.

La differenza sostanziale tra la ‘nduja e la soppressata è che la prima è un tipico salume calabrese (anche in Abruzzo e Basilicata) simile al salame di compattezza ma che rimane morbido grazie al lardo di maiale presente all’interno. La ‘nduja è un’insaccato calabrese molto morbido, praticamente spalmabile e dal gusto molto piccante e affumicato. Storicamente ha origini povere, un cosi definito “piatto povero”, essa infatti viene realizzata dallo scarto delle carni di maiale: milza, stomaco, intestino, etc.

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